A partire dal primo trimestre del 2013, anche la Francia, da sempre compresa all’ interno dei Paesi e delle economie più forti e solide dell’ intera Eurozona, è ufficialmente in recessione. Lo rivelano, infatti, gli ultimi dati pubblicati dall’ Insée, relativi al PIL dell’ economia francese, che ha perso, solo a partire da gennaio 2013, un buon o,2% su base congiunturale e un altro 0,4% su base annua.
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E se l’ Italia quanto a PIL può ormai vantare il record storico delle serie negative, per Parigi si tratta della terza caduta consecutiva nel giro di un anno. Alla luce di questi dati, dunque, gli analisti ritengono molto difficile che l’ economia francese possa raggiungere, almeno per l’ anno 2013, quel target inserito all’ interno del piano pluriennale di stabilità da poco presentato, e che prevede per quest’ anno un prodotto interno lordo in crescita dello 0,1%.
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Alle riflessioni e alle previsioni sul PIL si aggancia dunque, inevitabilmente anche il discorso sul deficit. Il target francese per il 2013 sarebbe quello del 2,9%, ma alla luce di tale situazione l’ obiettivo appare sempre più una difficile conquista. Basti pensare che la Commissione europea ipotizza per la Francia un deficit al 4,2%.