La BCE ha deciso di dare una mano a tutti i paesi, soprattutto quelli periferici, che hanno delle difficoltà economiche ed ha deciso di tendere la mano attraverso una politica monetaria espansiva. In questo modo la pressione sui conti pubblici si è allentata e allo stesso modo la crisi del debito è diventata meno urgente.
►L’Italia combatte contro la crisi
Le politiche di sostegno non convenzionali adottate dalla BCE sono state sicuramente proficue ma il dibattito sulle misure stesse è ancora aperto. Infatti, la Germania contro la BCE e l’Italia ha qualcosa da dire. Cosa stanno facendo adesso i governi della zona euro per recuperare terreno nei mercati finanziari?
L’Italia non sta lavorando sul disavanzo debito-PIL e non sta ancora mettendo in atto le riforme strutturali necessarie per riconquistare la competitività e la credibilità nello scacchiere internazionale. Secondo Fabrizio Saccomanni è già stato fatto molto: le riforme messe in campo negli ultimi anni, hanno consentito al nostro paese di guadagnare un margine di manovra entro l’obiettivo del 3 per cento.
►L’Italia deve iniziare con le riforme strutturali
La dichiarazione del nostro ministro dell’economia ai microfoni della CNBC, arriva al margine di una riunione dei ministri delle finanze del G7.
Ad ogni modo anche George Soros, manager di hedge fund, ha detto che quella dell’Italia è una calma apparente e che se anche ci fosse un barlume di ripresa, questo non sarebbe destinato a durare.