Le intenzioni del Governo erano quelle di abolire la seconda rata dell’IMU, l’Imposta Municipale Unica, per tutti i contribuenti. Ma così non sarà. Nonostante proprio nella giornata di ieri il Consiglio dei Ministri abbia approvato tramite decreto legge l’abrogazione della seconda rata della tassa più discussa degli italiani, ci saranno molti contribuenti che continueranno in parte a pagare.
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Le coperture infatti sono state trovate, dopo lunghe discussioni, e proverranno in massima parte dagli acconti del comparto bancario.
Ma cosa pagheranno i contribuenti allora? Pagheranno in realtà la differenza sull’extra gettito, ovvero la differenza tra le risorse effettivamente arrivate ai Comuni secondo i calcoli previsionali del Ministero dell’Economia e delle Finanze e le tasse applicate in concerto dalle amministrazioni locali.
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Nel corso del 2013, infatti, come abbiamo anticipato anche altre volte, molti Comuni hanno deciso di innalzare le aliquote dell’IMU oltre l’ordinario 4 per mille e di conseguenza riceveranno ora risorse inferiore a quelle effettivamente necessarie a coprire le richieste ai contribuenti. Così in numerosi Comuni di Italia, quelli che hanno ritoccato a rialzo le aliquote, i contribuenti si troveranno a pagare un extra imposta pari a 42 euro.
La tassa sull’extra gettito scadrà il 16 gennaio 2014. Al momento sono circa 873 i Comuni che hanno applicato tali procedure in materia di IMU.
Ma non è tutto. Le amministrazioni locali hanno infatti fino al 9 dicembre 2013 per definire le aliquote IMU che i contribuenti andranno a pagare. C’è ancora tempo dunque per incrementare la platea dei rincari.