La Tares si pagherà in relazione ai parametri dell’ISEE

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 Arrivano altre novità sulla Tares, mentre l’interno campo di attenzione è stato per il momento assorbito dall’aumento dell’aliquota dell’IVA e dalle nuove discussioni sull’IMU e le sue coperture. 

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Le commissioni Bilancio e Finanze della Camera hanno infatti approvato in questi giorni in prima seduta un emendamento al decreto legge IMU sulla base del quale i comuni dovranno calcolare la nuova imposta sulla base della capacità reddituale delle famiglie, cosa che significa, in pratica,  prendere in considerazione i parametri ISEE.

Stangata Tares: le ragioni dell’aumento

Ma non solo. In merito alla Tares, la nuova imposta sui rifiuti, i comuni e le amministrazioni locali dovranno prendere in considerazione anche il contributo apportato dalle famiglie alla raccolta differenziata, secondo un meccanismo, dunque, che sembra premiare i più virtuosi dal punto di vista dell’ecologia. Le nuove regole, tuttavia, varranno anche per le imprese, e non solo per i nuclei familiari.

Nella stessa seduta, inoltre, le commissioni Bilancio e Finanze della Camera hanno approvato anche due ulteriori emendamenti al decreto legge sull’ IMU.

Con il primo emendamento sono stati infatti autorizzati i trasferimenti ai Comuni delle Regioni a Statuto Speciale, ovvero è stato erogato l’atteso rimborso del minor gettito dell’IMU, mentre, con il secondo emendamento sono state apportate modifiche alla normativa del regime fiscale della cedolare secca, che da alcuni mesi a questa parte si può scegliere in materia di affitti e di locazioni.

Con l’emendamento numero due è stato dunque approvata la riduzione dell’aliquota della cedolare secca dal 19% al 15% a partire da quest’anno.

 

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