Ci sono delle consuetudini in Italia legate all’agricoltura. Per esempio la vendemmia inizia dalle uve bianche dei vitigni Franciacorta che sono quelli usati per la produzione degli spumanti. La Coldiretti fa sapere che per il 2015 la produzione di uva è in aumento e la vendemmia è iniziata in anticipo.
Il primo grappolo d’uva nei vitigni Franciacorta è stato staccato con una settimana d’anticipo rispetto al 2014 perché la produzione d’uva è aumentata ma questo non vuol dire che si sia diluita la qualità, anzi: più vino e anche più buono, dicono gli esperti.
> Anno d’oro per il vino, i vitigni 2015 traineranno la ripresa
Per l’anno in corso di parla di una produzione di vino in crescita del 5% per un totale atteso di circa 44 milioni di ettolitri di ottima qualità. Complice la condizione meteo del Belpaese. Rispetto alla produzione la Coldiretti offre una panoramica d’ampio raggio scrivendo:
Sul piano produttivo con queste premesse l’Italia dovrà rinunciare al primato produttivo rispetto alla Francia dove le prime per il 2015 danno una produzione che si attesterà sui 46,6 milioni di ettolitri, in leggero calo (-1%) sul 2014, secondo l’Istituto del Ministero dell’agricoltura d’oltralpe. Se non ci saranno sconvolgimenti si prevede che la produzione Made in Italy sarà destinata per oltre il 40 per cento ai 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc) e ai 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), il 30 per cento ai 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30 per cento a vini da tavola. Nel primo quadrimestre del 2015 le esportazioni sono intanto aumentate del 6 per cento in valore, secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat, con il risultato che oltre la metà del fatturato realizzato dal vino quest’anno sarà ottenuto dalle vendite sul mercato estero.