Il numero di lavoratori over ’50 è in crescita: a dirlo l’Istat che in conclusione di un recente rapporto ha evidenziato
Il tasso di disoccupazione nel terzo trimestre 2016 è rimasto stabile all’11,6% sul secondo, mentre è aumentato di 0,4 punti sullo stesso periodo 2015. Restano stabili rispetto al trimestre precedente anche il tasso di occupazione a 57,3% (+0,8 punti sul terzo trimestre 2015) e il tasso di inattività (35,1%). Il tasso di inattività si riduce di 1,2 punti rispetto al terzo trimestre 2015. L’occupazione frena dopo 5 trimestri consecutivi di crescita: nel terzo trimestre 2016 gli occupati diminuiscono di 14.000 unità (-0,1%) sul secondo trimestre, mentre crescono di 239.0000 unità sullo stesso periodo del 2015.
Il calo congiunturale è trainato dal lavoro indipendente (-80.000, -1,5%) mentre i dipendenti continuano a crescere (+66.000, +0,4%). L’aumento tendenziale riguarda in maggior misura le donne (+189.000 in un anno), ed è concentrata esclusivamente tra gli over 50enni
Nel terzo trimestre 2016 l’occupazione è cresciuta di 239.000 unità sullo stesso periodo dell’anno scorso ma l’aumento si è concentrato sugli ultracinquantenni per l’effetto demografico cumulato alla crescita dei requisiti di età e contributi per l’accesso alla pensione. Gli over 50 al lavoro nel terzo trimestre erano 7.284.000 con un aumento di 64.000 unità sul trimestre precedente e di 323.000 unità sullo stesso periodo del 2015.
Per la fascia tra i 25 e i 34 anni con 4.076.000 persone al lavoro si registra un calo di 33.000 unità sul trimestre precedente e di 41.000 sullo stesso periodo dell’anno precedente. Il tasso di occupazione è al 60,4% in lieve calo sul secondo trimestre 2016 (60,7%) e in aumento sul terzo trimestre 2015 (60,2%). Rispetto al terzo trimestre di venti anni fa la fascia dei 25-34enni al lavoro è diminuita di oltre due milioni di unità mentre quella degli over 50 è quasi raddoppiata aumentando 3,39 milioni di persone”
Lavoratori over’50 in crescita
Cosa sta succedendo? Quel che è certo è che l’esclusivo aumento dei lavoratori over ’50 a discapito della popolazione under ’34 è un fenomeno negativo sia per la nostra società che per il mercato in generale. E’ vero che in Italia il numero dei giovani è diminuito e quei pochi che ci sono, se non sono andati all’estero (dove a differenza di quello che accade nel nostro paese le competenze, le capacità vengono premiate) visto che per loro le porte del lavoro sono tutte chiuse. Ma questo non spiega in maniera esaustiva questo fenomeno fermo restando che anche tra le persone adulte ci sono molti disoccupati; ecco perché bisogna trovare un equilibrio, fare in modo che tutte le generazioni possano lavorare.