Diminuiscono gli infortuni sul lavoro, tuttavia crescono le morti bianche. Lo si evince dai dati dell’Inail su quanto verificatosi lo scorso anno: prosegue il calo, nel complesso, degli infortuni durante lo svolgimento della propria attività, ma torna a crescere dopo un decennio in continua diminuzione il numero dei morti nel 2015.
Nel complesso le denunce all’Inail di infortunio, dal gennaio al dicembre del 2015, sono state 632.665 con una riduzione del 3,92% in confronto alle 658.514 del medesimo periodo del 2014. Le denunce di infortunio mortale, invece, sono state 1.172 in aumento del 16,15% rispetto alle 1.009 di gennaio-dicembre 2014.
I dati, aggiornati a fine 2015, sono contenuti nella sezione ‘Open data’ dell’Inail. Sono rilevati al 31 dicembre di ogni anno dall’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (nelle tabelle con cadenza mensile). Essi comprendono sia gli infortuni cosiddetti ‘in occasione di lavoro’ sia quelli ‘in itinere’ (nel tragitto casa-lavoro). Alle denunce fa seguito l’accertamento dei casi, ma la tendenza che emerge è al rialzo per le cosiddette ‘morti bianche’.
I registri dell’Istituto consentono anche di individuare i comparti nei quali si è registrata la crescita delle morti bianche: costruzioni +24% (da 106 a 132), trasporto e magazzinaggio +23% (da 74 a 91), attività dei servizi di alloggio e ristorazione +50% (da 18 a 27), comparto manifatturiero +16% (da 94 a 109) col particolare dato della fabbricazione dei macchinari (passate da 4 a 15). Sono stati colpiti soprattutto i lavoratori più ‘anziani’: l’incremento maggiore è nella classe tra i 60 e i 64 anni (+42,2%), dove si è passati da 83 a 118 denunce di infortunio mortale.
Per quanto riguarda invece le malattie professionali, nel periodo gennaio-dicembre 2015 sono state fatte registrare 58.998 denunce delle stesse, con un incremento del 2,6% in confronto al periodo gennaio-dicembre 2014 (57.485). La distinzione per genere conferma l’andamento crescente per maschi (+3,6%) e femmine (+0,4%).
Risultano con più alta numerosità le malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo (35.237 con un incremento del 5,4%), le malattie del sistema nervoso (6.378 in calo dello 0,7%); poi, tra le altre, le malattie del sistema respiratorio (3.263 in crescita dello 0,8%) e i tumori (2.617 in diminuzione del 6,5%).