Sicuramente, si tratta di uno dei temi scottanti degli ultimi anni. Uno dei problemi di questa Italia in fase di ricostruzione, che ha le sue radici in particolar modo al Sud ma che affligge comunque tutta la Penisola.
Sono fin troppi i posti di lavori persi. Troppa capacità produttiva bruciata. Il grido d’allarme arriva anche dal Quirinale, direttamente dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che alla cerimoni per la “Giornata Qualità Italia” ha detto: “Troppi posti di lavoro e tanta capacità produttiva sono andati perduti in questi anni. Invertire la rotta è il compito che abbiamo avanti”.
Consegnato agli imprenditori il premio Leonardo per il made in Italy, Mattarella ha chiesto a tutti di “fare la loro parte per vincere la sfida dell’ammodernamento del Paese”. In particolare “alla politica tocca il compito di combattere la corruzione” che è diventata “intollerabile”. Secondo il presidente della Repubblica “tocca alla politica colpire la corruzione, responsabile di oneri e di alterazioni di competitività intollerabili per il paese e per il sistema imprese. Bisogna ridurre le lungaggini burocratiche, contrastare l’illegalità, combattere senza riserve le mafie”.
Mattarella riconosce al governo di “aver capito come tenere testa alla difficile congiuntura finanziaria internazionale è stata opera di merito”, ma adesso “occorre la prosecuzione sulla strada di necessarie riforme e iniziative per la crescita, concertate a livello dell’Ue”. Un ruolo importante per il futuro del Paese lo avrà la Pubblica amministrazione chiamata ad aiutare la modernizzazione dell’Italia “mettendo a sistema le proprie intelligenze,mantenendosi ancorata, nell’azione, ai principi della Costituzione e adeguandosi rapidamente alle potenzialità delle nuove tecnologie e alle sensibilità dei cittadini che chiedono trasparenza, semplicità degli adempimenti, coerenza delle decisioni”.