Lo scetticismo in merito alle imprese familiari è giustificata? L’evidenza mostra che, al contrario delle aziende pubbliche tradizionali, le aziende a conduzione familiare vantano performance finanziarie superiori.
Questo è dimostrato da uno studio del Boston Consulting Group e di Ecole Polytechnique. Le imprese familiari sono stimate che contribuiscono tra il 70% e il 90% del Pil mondiale. Alcune delle aziende più grandi e di maggior successo del mondo sono controllati da famiglie, come Tata, Samsung, Ford, Carrefour, Bmw e Motorola. E in Italia la Fiat e Mediaset sono società a conduzione familiare. C’è poi una delle più grandi aziende del mondo, Walmart negli Stati Uniti, che è controllata dalla famiglia Walton, che detiene il 48% delle azioni e ha due membri della famiglia nel consiglio di amministrazione. Il presidente è il figlio del fondatore Sam Walton.
L’uomo più ricco del mondo, Carlos Slim del Messico, collabora con familiari nella sua attività. Il suo impero delle telecomunicazioni, che comprende Telmex e TelCel, è gestito dai suoi tre figli, Carlos Jnr, Marcos Antonio e Patricio. Nel Regno Unito, la famiglia Mars ha costruito un impero di cioccolato che ora affronta la transizione alla quarta generazione.
Forse la più antica azienda a conduzione familiare è Beretta, un produttore italiano di armi da fuoco. Fondata nel 1526, è di proprietà della stessa famiglia da quasi 500 anni. L’elenco potrebbe continuare per molto.
Questi esempi mostrano la produttività delle aziende familiari. Ci sono, tuttavia, dei rischi per le società che hanno un controllo familiare. Il Financial Times ha sottolineato i vantaggi e i rischi che gli azionisti di minoranza assumono al momento di investire in un’azienda familiare.
C’è un rischio di nepotismo. I vantaggi però sembrano più grandi. Le famiglie tendono ad avere una visione a più lungo termine rispetto agli azionisti istituzionali, che potrebbero essere incentrati su rendicontazione trimestrale o semestrale. Inoltre l’evidenza mostra che le imprese familiari generalmente hanno meno debiti e sono più prudenti finanziariamente, anche se questa è una spada a doppio taglio in un ambiente in cui la crescita viene premiata.