L’inizio del nuovo anno porta con sé per l’intera economia del globo la possibilità di un generale miglioramento delle condizioni economiche, che spingerà molti paesi ad intraprendere percorsi di ripresa anche se non sarà tuttavia sufficiente a far risalire gli indici al di sopra dei livelli detenuti prima dell’avvento della crisi.
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La disoccupazione, infatti, in molte zone del globo, dagli Stati Uniti all’Europa, continuerà ad essere un fenomeno importante e gli stati metteranno in atto politiche al fine di stabilizzare il più possibile il suo livello. In più, in alcuni stati, saranno attuate importanti riforme strutturali i cui effetti si ripercuoteranno a lungo nel tempo. E’ il caso ad esempio dell’unione bancaria che si viene delineando in Europa.
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Sono queste dunque le previsioni rilasciate da Philippe Waechter, Chief Economist di Natixis Asset Management, per il 2014, il quale prevede anche che le banche centrali come la FED o la BCE non porranno fine alle loro politiche accomodanti di sostegno all’economica in un periodo così delicato di transizione.
L’economica di molti paesi del mondo, infatti, anche per il 2014 rimarrà molto debole e i livelli di crescita saranno modesti, ragione per cui, quello che dobbiamo aspettarci nei prossimi mesi è il mantenimento dei tassi di interesse su livelli molto bassi o una loro crescita solo nel medio periodo, con l’inflazione che resterà a livelli controllati.
Alcuni paesi dell’Europa, infine, come la Francia e l’Italia saranno interessate da gradi processi di riforma che le porteranno ad avere nuovi stimoli per la crescita e una maggiore autonomia.