Il mercato aereo sta cambiando e stanno progressivamente prendendo piede le compagnie aeree del Golfo come Emirates, Qatar Airways, Etihad Airways e Turkish Airlines. In che modo queste compagnie possono impensierire le compagnie occidentali?
Ci sono delle compagnie aeree che in questi ultimi anni, diciamo anche da 10 anni a questa parte, sono cresciute moltissimo. E sono compagnie tutte localizzate nel Golfo. Gli Emirates per esempio sono del Dubai, poi c’è quella del Qatar, quella degli Emirati Arabi Uniti e quella della Turchia.
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Nel 2014, tutte queste compagnie hanno trasportato 115 milioni di passeggeri che sono transitati nei loro aeroporti o hanno fatto scalo in quelli che si chiamano hub aeroportuali. L’Economist che in questi giorni è già intervenuto sulla ripresa economica d’Europa, adesso spiega l’ascesa delle compagnie del Golfo: hanno 700 aeroplani e ne hanno ordinati altri 900 che nei prossimi anni saranno consegnati ai loro magazzini.
Il successo si deve in generale alle loro rotte, visto che si propongono come connettori tra Europa e Asia. Accolgono i turisti nei loro aeroporti, offrono servizi di qualità per poi smistarli verso destinazioni più lontane su tratte a lunga percorrenza. Negli hub del Golfo arrivano anche una serie di compagnie europee come Air France e Lufthansa che gestiscono voli a lungo raggio.
Le compagnie statunitensi, come Delta, American Airlines e United Airlines, iniziano a subire eccessivamente la pressione della concorrenza e per questo hanno provato a screditare le concorrenti diffondendo dei documenti in cui accusano le compagnie del Golfo di averin 10 anni dai loro stati di appartenenza. I sussidi sarebbero vietati dalle leggi antitrust.