Le detrazioni per figli a carico vengono determinati sulla base di alcune variabili e saranno dunque diverse per ciascuna famiglia. Ecco quali elementi entrano in gioco, la tabella di riferimento per le detrazioni e qualche informazione utile per i genitori che compilano la dichiarazione dei redditi.
Le detrazioni per i figli a carico variano da famiglia a famiglia perché entrano in gioco molti elementi:
- reddito;
- età dei figli;
- numero di figli;
- eventuali handicap.
Ecco la tabella di riferimento, fornita dal blog 6Sicuro è la seguente:
Figli a carico |
Minori 3 anni | Maggiori 3 anni | Minori di 3 anni
portatori handicap |
Maggiori di 3 anni
portatori handicap |
1 | 1.220 euro | 950 euro | 1.620 euro | 1.350 euro |
2 | 1.220 euro | 950 euro | 1.620 euro | 1.350 euro |
3 | 1.220 euro | 950 euro | 1.620 euro | 1.350 euro |
4 e oltre | 1.420 euro | 1.150 euro | 1.820 euro | 1.550 euro |
La situazione cambia in base al tipo di lavoro svolto dai genitori perchè se è vero che i professionisti e i lavoratori autonomi devono indicare le informazioni relativi ai figli a carico direttamente sul modello unico, è anche vero che per i lavoratori dipendenti bisogna prevedere un passaggio in più.
> Le detrazioni ricorrenti nel 730
Le detrazioni per i figli a carico, ai dipendenti, spettano sulla busta paga. Il che vuol dire che ogni mese, fino a che spettano le detrazioni, si ottiene uno stipendio più consistente rispetto a chi figli non ne ha. Sempre a parità di condizioni.
> Come cambiano le detrazioni dei figli a carico
Quindi i dipendenti devono compilare il modulo per il diritto alle detrazioni d’imposta al fine di aver qualche soldo in più. Il modulo, per legge, veniva compilato un a volta l’anno. Adesso invece, dopo la prima compilazione, si può rinnovare la domanda soltanto in caso di variazioni del carico familiare.