Nel mercato valutario esistono molti indicatori statistici che riescono a predire con un certo anticipo l’andamento di una coppia di valute, e tanti altri indicatori che invece fanno un quadro di quel che succede offrendo una retrospettiva sul periodo d’analisi indicato.
Ci siamo già soffermati sulla distinzione degli indicatori e abbiamo approfondito l’indicatore stocastico. Adesso parliamo delle medie mobili, di quella semplice e di quella esponenziale che consentono di avere un report sintetico sui prezzi di chiusura o di apertura di una coppia di valute.
La media mobile semplice. Questo indicatore è spesso riportato anche con l’acronimo SMA, che sta per Simple Moving Average, ed è fondamentalmente una media aritmetica. Di conseguenza si calcola sommando tutti i prezzi di chiusura dei periodi in esame e dividendo il risultato per il numero di periodi considerati.
E’ più complesso il calcolo della media mobile esponenziale nota con l’acronimo di EMA, Exponential Moving Average. In pratica questo indicatore tiene in maggiore considerazione i prezzi di chiusura più recenti della coppia di valute. L’obiettivo è quello di predire in anticipo un trend.
Le medie mobili, in genere, per essere accurate, prevedono l’analisi e la comparazione di 100 o anche 200 periodi d’analisi ed indicano se acquistare o vendere determinate valute.