Come abbiamo appena visto nel post pubblicato prima di questo, l’Istituto di Statistica – ISTAT, ha recentemente rilasciato le previsioni e le stime che caratterizzeranno l’economia italiana nel prossimo biennio, leggendo per la fine del 2013 una contrazione del Prodotto Interno Lordo dell’1,8%, mentre per il 2014 una crescita dello stesso, pari allo 0,7 per cento.
> La crescita del PIL nel 2014 sarà dello 0,7% secondo l’Istat
Per il 2014, ad ogni modo, la crescita del PIL dovrebbe essere sostenuta sia dall’incremento della domanda interna che dall’incremento di quella estera, così come dalla variazione delle scorte
> L’inflazione scende allo 0,7% ad ottobre 2013
Al’interno di queste previsioni vi sono tuttavia anche una serie di stime che riguardano ambiti diversi da quelli del Prodotto Interno Lordo. Vediamo quali sono e cosa prevede l’Istituto di Statistica in merito.
- Se nel corso del 2013 la spesa delle famiglie ha fato segnare una forte contrazione pari al 2,4 per cento, nel corso del 2014 dovrebbe esserci un modesto rallentamento della flessione
- Per il 2014, inoltre, è prevista una ripresa dei tassi di accumulazione, pari all’incirca al 2,2%, che seguirà la ripresa del ciclo produttivo
- Sul fronte della disoccupazione, invece, il tasso dei disoccupati italiani nel corso del 2014 sarà costretto ad aumentare fino al 12,4% per cento dall’attuale 12,1 per cento, a causa del ritardo fisiologico con cui il mercato del lavoro segue le evoluzioni dell’economica, che potrebbe imboccare una fase di ripresa.
- Per quanto riguarda infine le retribuzioni, non subiranno degli incrementi sostanziali ma la loro crescita rimarrà sempre moderata, a causa del blocco delle rivalutazioni imposto al settore pubblico e alla mancanza di diversificazione tra retribuzioni di fatto e retribuzioni contrattuali.