Le previsioni di Confindustria per il 2014 alla luce della Legge di Stabilità

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 L’Associazione degli Industriali Italiani – Confindustria – torna a tracciare in questi giorni un quadro e un bilancio della situazione italiana, facendo riferimento in particolare alla Legge di Stabilità, che in questi giorni è passata finalmente all’esame del Senato per avere l’approvazione definitiva dopo molti giorni di modifiche e di emendamenti. 

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L’Unione degli Industriale italiani già in passato aveva ritenuto la manovra per il 2014 poco incisiva rispetto alle condizioni in cui verte il paese. Secondo questi ultimi infatti l’Italia è uscita fuori dal periodo più nero di recessione ma gli effetti della crisi economica non sono ancora terminati. Restano ancora irrisolti grandi nodi come quello della disoccupazione, della riduzione dei redditi, della riduzione dei consumi e dell’aumento della pressione fiscale.

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Per gli esperti di Viale dell’Astronomia a Roma, dunque, la Legge di Stabilità porterà nel 2014 solo un vano sollievo all’economia del paese, facendo alzare il PIL solo di uno 0,1 o di uno 0,2 per cento rispetto all’anno precedente. Senza contare il fatto che la Manovra sarà in grado  di produrre anche effetti restrittivi che si sommeranno a quelli espansivi.

La situazione del Paese Italia resta infatti ancora complicata dalla presenza di oltre 7 milioni di persone senza lavoro, dall’aumento delle percentuali di povertà che oggi riguarda più di 5 milioni di persone e dai problemi connessi con la riduzione di reddito del sistema produttivo, che in 5 anni ha perso 200 miliardi di reddito.

Le previsioni per il 2014 saranno quindi piuttosto sobrie, con un  incremento del PIL allo 0,7 per cento e un leggero abbassamento della pressione fiscale al 43,9 per cento. 

 

 

 

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