Le regole della pausa pranzo efficace

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Sono moltissimi i professionisti che dopo la pausa pranzo fanno fatica a rientrare e pieno ritmo a lavoro, fanno fatica ad essere efficaci nell’espletamento dei loro doveri. Ecco allora che in loro soccorso arriva una guida, o meglio dei consigli sulla pausa pranzo. 

Fare una pausa pranzo efficace garantisce un risparmio per il lavoratore ma è anche un risparmio per l’azienda. Lo sanno bene i consulenti di Hays Response, la divisione del gruppo Hays dedicata alla selezione di profili più junior, che ha indicato 5 semplici regole che un professionista dovrebbe tenere a mente ogni giorno allo scattare delle 13. Le riepiloga Adnkronos nella sua sezione lavoro:

1. Non saltare mai la pausa pranzo. Un’interruzione tra le ore di lavoro è indispensabile per mantenere alto il livello di produttività. Anche se le scadenze incombono e le attività da portare a termine sono tante, è sconsigliabile saltare il pranzo. Basta anche solo un quarto d’ora per staccare e ricaricarsi di energia e buon umore.

2. Tenere lontano dalla propria portata lo smartphone. Per archiviare momentaneamente ansie, budget e deadline, è bene evitare di controllare la posta tramite smartphone e tablet. Solo così mente e corpo possono davvero riposarsi e prepararsi alle successive ore di lavoro. Consigliato, invece, è concentrare durante la pausa, le chiamate ad amici e familiari che durante l’orario di lavoro sarebbe inopportuno fare: far fruttare i minuti di pausa per sbrigare qualche piccola incombenza personale può aiutare a dimenticare per un po’ quello che ci aspetta alla scrivania.

3. Non parlare di questioni di lavoro con i colleghi. Può capitare di approfittare della pausa pranzo per sfogarsi con i colleghi, riassumendo tutte le peripezie della mattinata in ufficio. L’importante è che questa pratica non diventi un’abitudine: è indispensabile, infatti, ritagliarsi dei momenti di pausa assoluta dal lavoro e approfittarne per socializzare e conoscere meglio i propri compagni di scrivania scambiandosi idee, pareri e opinioni sugli argomenti più vari.

4. Evitare di pranzare con l’ansia dei minuti contati. Sebbene non sempre si ha la possibilità di godere per intero dei tanto sospirati 60 minuti di break, sarebbe meglio evitare di mangiare in fretta e furia e dedicare almeno 30 minuti al pasto. Masticare troppo velocemente e finire il proprio piatto in quattro e quattr’otto, infatti, rende più difficile la digestione e non permette di raggiungere quell’appagante senso di sazietà.

5. Fare attività fisica. La pausa pranzo può essere un buon momento per dedicarsi all’attività fisica: i più sportivi possono andare in palestra o a correre nelle zone vicino all’ufficio. Per chi non ne ha il tempo (o la voglia), invece, concedersi una passeggiata di qualche minuto, per guardare le vetrine dei negozi o per prendere un caffè al bar, può essere utile a resettare la mente e tornare alla scrivania più determinati e positivi che mai.

 

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