Buone notizie per i lavoratori italiani, sia sotto il profilo degli stipendi percepiti, sia sotto il profilo dell’inflazione. Nel mese di settembre 2013 le retribuzioni italiane hanno subito un incremento dell’1,4% rispetto all’anno precedente.
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Più nello specifico, cioè, le retribuzione dei lavoratori italiani nel nono mese dell’anno non hanno subito alcuna modifica rispetto al mese di agosto 2013, ma hanno subito un piccolo aumento su base tendenziale, come abbiamo visto. E questo dato si è incrociato anche con una inflazione che è rimasta piuttosto stabile nell’ultimo periodo.
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Per questo motivo, infatti, gli stipendi hanno superato il rincaro dei prezzi di un buon 0,5%. A rilevare questi dati è l’Istat, l’Istituto di Statistica, che ha anche precisato come l’inflazione nel mese di settembre 2013 sia rimasta ferma sullo 0,9%. Un buon traguardo, dunque, dal punto di vista consumi – prezzi, che non si vedeva raggiungere questi livelli dal 2010.
Un altro dato positivo, inoltre, è quello relativo all’indice delle retribuzioni orarie, che si è attestato a settembre a quota 104,2 punti.
Secondo i dati dell’Istat, inoltre, l’aumento di cui parla la statistica non si riferisce ai dipendenti della Pubblica Amministrazione, per cui vige il blocco delle tariffe, ma è attivo per i dipendenti del settore privato, in cui si è avuto un incremento pari all’1,8%.
Andando invece a guardare i settori produttivi, quelli in cui è stato possibile registrare i maggiori aumenti sono stati quello degli alimentari, delle bevande e del tabacco” (4,4%), quello dell’agricoltura (3,7%) e quello delle telecomunicazioni (2,5%).