L’acquisto della NYSE da parte dell’ICE ha dato vita ad una delle più grandi fusioni finanziarie di tutti i tempi. Abbiamo già dato l’annuncio della conclusione della trattativa, accennando al fatto che ci sono molte implicazioni anche sul mercato europeo. Perché?
Il mercato azionario sta cambiando e quella che potrebbe sembrare una trattativa tutta americana, tra l’ICE e il NYSE, in realtà, trova il suo cuore pulsante in Europa dove si sviluppa uno dei più importanti mercati di derivati.
Il gruppo NYSE, infatti, oltre a controllare le borse nell’UE le borse di Amsterdam, Lisbona e Parigi, ha tra i suoi possedimenti anche il Liffe che è il secondo maggiore listino dei derivati del Vecchio Continente. L’ICE, quindi, secondo tanti analisti, vuole arrivare al Liffe, passando dall’acquisizione del gruppo NYSE.
Quanto pesa il Liffe nel gruppo di riferimento? Molto se si ritengono attendibili le stime della Berenberg Bank secondo cui il Liffe produce il 22 per cento dei ricavi, una quota di fatturato piuttosto piccola in grado di produrre a sua volta il 40 per cento degli utili complessivi.
In Europa, attualmente, il mercato dei derivati è capitanato dal listino Eurex ma, in vista dell’entrata in vigore della direttiva Mifid2, ispirata all’open access, si potrebbe scatenare la concorrenza. In pratica ogni listino potrà creare contratti derivati uguali a quelli di altri mercati, generando una vera concorrenza.
In conclusione l’acquisto del gruppo NYSE, Liffe incluso, da parte dell’ICE, garantirebbe al neonato dalla fusione, di competere ad armi pari con l’Eurex.