La Germania per motivi legati alla solidità della sua economia, è considerata senza dubbio la prima della classe in Europa, ecco perché anche con numerose polemiche, alla fine, decide sempre di aiutare i paesi in difficoltà. Perdere un solo pezzetto del puzzle europeo incrinerebbe la solidità dell’euro e la sussistenza dell’economia tedesca.
►Il punto del FT sulla crisi europea
In Germania, tra l’altro, la ripresa economica è già ripartita mentre Draghi, per il resto del Vecchio Continente, è stato costretto ad allungare i tempi della rinascita fino all’inizio dell’anno prossimo. Che c’entra tutto questo con la politica energetica? Apparentemente niente, in realtà il fallimento delle scelte tedesche in questo settore, dovrebbe mettere sul chi va là gli opzionaristi che sanno come, anche quando si parla di Germania, non è tutto oro quel che luccica.
►La ripartenza pronta dei tedeschi
Di recente, infatti, è stato pubblicato un rapporto del World Energy council, l’associazione internazionale dei produttori di energia che spiega come il modello energetico della Germania, alla lunga, possa indebolire l’economia del paese. Si fonda infatti su grandi spese per le rete elettriche e per le energie rinnovabili. Un mercato, purtroppo, per il momento poco attraente.
Poco attraente nel senso che per questo tipo di fonti energetiche l’esportazione non va a gonfie vele e quindi, alla lunga, non è sostenibile.