Le sofferenze bancarie toccano i 138 miliardi a giugno 2013

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 Anche se la crisi in Europa sembra allentare la sua presa, questo stesso fenomeno non sembra verificarsi parimenti in Italia e soprattutto sotto il profilo finanziario, dove la situazione appare ancora critica.

L’ Associazione Bancaria ItalianaABI – ha infatti raccolto i dati sulla situazione attuale delle sofferenze bancarie italiane, che nel mese di giugno 2013 hanno raggiunto il livello di 138 miliardi di euro, con un aumento di 2,3 miliardi di euro in più rispetto al mese di maggio.

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In termini percentuali, quindi, nel mese di giugno 2013 l’ incidenza delle sofferenze bancarie sugli impieghi totali è risultata pari al 3,75%, in crescita, dunque, contro quel 3,6% che si era potuto registrare nel mese di maggio 2013. Se si confrontano, però, questi dati con quelli dell’ anno prima, cioè con il periodo di giugno 2012, si scopre che le sofferenze bancarie erano posizionate addirittura al 2,8%.

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Andando poi a vedere come sono ripartite tra i diversi comparti sociali, sempre sulla base dei dati dell’ ABI, si scopre che queste sofferenze bancarie gravano:

  • per il 12,8% sui piccoli operatori economici
  • per l’ 11,2% sulle imprese
  • per il 6% sulle famiglie. 

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Sulla base di questi ultimi dati, l’ ABI chiede quindi che vengano presto emesse, a livello internazionale delle regole valide per tutte le nazioni europee in merito alle sofferenze bancarie. In questo modo si potrebbero sostenere meglio le imprese e rafforzare la loro competitività. Solo tra un mese, tuttavia, la European Banking AuthorityEBA – farà chiarezza sui crediti deteriorati (i cosiddetti non performing).

 

 

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