Arrivano i dati dell’Istat sulla spesa delle famiglie italiane nel corso del 2012. I dati sono stati poi subito rielaborati attraverso un indagine compiuta da Adnkronos e quello che segue ne è il sintetico risultato. Nel corso del 2012, in generale, la spesa delle famiglie italiane è stata più contenuta rispetto a quella degli anni precedenti.
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Le famiglie italiane, dunque, complice la crisi e i redditi più bassi a disposizione, hanno tagliato mese dopo mese i consumi, arrivando a risparmiare, o meglio a non spendere circa 61 euro al mese di media rispetto al lontano 2007, anno di inizio della congiuntura negativa. Se infatti per il 2007 le famiglie italiane avevano effettuato 2480 euro di acquisti, nel 2012 questa quota si è ridotta a 2419 euro.
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A risentire degli effetti di questo taglio alle spese, non sono stati tanto gli alimentari, che hanno subito una diminuzione solo di 2 euro, ma in misura maggiore altri tipi di beni e settori, come l’abbigliamento, le calzature, la sanità, i trasporti e il tempo libero.
L’abbigliamento ha infatti perso circa 36 euro al mese, i trasporti 16 euro, il tempo libero 9 euro, la sanità 12 euro. Andando a vedere poi la distribuzione geografica dei tagli alle spese, le famiglie che hanno ridotto maggiormente i consumi sono state quelle residenti in Sicilia e in Sardegna.
Nel stesso torno di tempo, tuttavia, è aumentata sulle spalle delle famiglie la spesa per la casa, cresciuta di circa 37 euro al mese, seguita da quella dei combustibili.