Ogni euro investito nella cultura produce ricchezza e non solo culturale. Per questo motivo è auspicabile che i Comuni diano il loro contributo all’economia della cultura. La Capitale ha pensato ad esempio ad un bando per assegnare 20 immobili per imprese giovanili e attività culturali. Quali sono i termini?
Un interessante articolo di OpenPolis ha scandagliato la spesa dei Comuni per biblioteche e musei, scoprendo che in passato per la cultura la spesa era di 50 euro per cittadino. Se però si vanno a considerare le spese che i Comuni fanno per biblioteche e musei, scopriamo che si scende a €25 pro capite.
In Italia è stata fatta una classifica dell 15 città più popolose analizzando quello che spendono per i servizi culturali indicati e quindi da questi ottengono maggiore ricchezza. In cima alla classifica ci sono sono Trieste (€65,28), Bologna (€48,84) e Genova (€41,06). Mentre in fondo alla classifica troviamo Palermo (€3,94), Bari (€1,1) e Messina (€0,63), per una spesa media fra le 15 città prese in considerazione che non supera i €25 a cittadino.
Nel bel mezzo della classifica troviamo Roma che adesso mette a disposizione 20 immobili per le imprese giovanili e le attività culturali locali. L’obiettivo è quello di rivitalizzare il tessuto economico e culturale della città. Sono stati elaborati due bandi e il Campidoglio ha specificato ch concederà gli immobili appartenenti al patrimonio pubblico – situati in centro e in periferie – per 6 anni rinnovabili.
Le richieste devono pervenire entro il 12 giugno 2015 e saranno poi vagliate da una commissione composta da dirigenti e funzionari dei Dipartimenti coinvolti. I riferimenti sono i seguenti: