La ripartizione delle spese tra inquilini e proprietari
In tutti i testi normativi dedicati al mondo delle locazioni e al diritto condominiale sono in genere sempre specificati abbastanza bene, magari attraverso delle tabelle di facile interpretazione, gli oneri che spettano agli inquilini, cioè ai conduttori dei contratti di locazione, e quelle che spettano ai proprietari.
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Nonostante gli sforzi normativi, tuttavia, possono sempre nascere questioni aggiuntive che richiedono una particolare attenzione o l’ appello a norme aggiuntive.
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Il caso particolare delle spese di manutenzione
Un caso in particolare riguarda, ad esempio, l’ effettuazione dei lavori di manutenzione. La manutenzione ordinaria, come è noto, per legge spetta di norma agli inquilini, ma vi sono alcuni lavori di manutenzione che possono essere considerati sporadici e non proprio ordinari, perché non vengono effettuali con sistematicità e i cui effetti durano nel corso degli anni.
Le spese di manutenzione a carico degli inquilini
Lo sono, ad esempio, il fatto di cambiare la moquette o di lucidare il parquet. In questi casi la normativa vigente da applicare è quella dell’ articolo 1592 del Codice Civile che prevede la possibilità di una equa ripartizione di queste spese tra inquilini e proprietari.
Il conduttore potrebbe cioè effettuare i lavori e poi chiederne il rimborso al proprietario previa stipula di un accordo scritto che, sulla base di quanto previsto dalla legge, impone di pagare la somma minore tra le spese sostenute e il valore acquisito dall’ immobile.