Il mercato immobiliare sta per essere rinnovato attraverso l’introduzione del leasing immobiliare che può arrivare a sostituire il classico contratto di mutuo per l’acquisto della casa. Le novità vanno di pari passi con le critiche al sistema.
Come accade già per le automobili, dal 2016 si potrà acquistare la prima casa in leasing. La prima casa, ma anche i capannoni industriali, i negozi o le seconde abitazioni. Il leasing si presenta come una novità, tutta esplicitata in un emendamento recepito dalla commissione Bilancio della Camera, inserito nella legge di Stabilità che ancora deve completare il suo iter.
Il promotore della proposta, Paolo Petrini del PD, spiega che rispetto ai mutui non ci saranno pesanti costi iniziali e non saranno richieste garanzie da parti di nonni e genitori. C’è però da considerare un piccolo “svantaggio”, ovvero il fatto che si entra in possesso dell’immobile soltanto con il pagamento dell’ultima rata.
Sui dubbi e sui lati negativi del sistema di leasing immobiliare interviene anche Altroconsumo spiegando che:
“Non è detto che il cliente riesca poi a recuperare l’intera somma fin lì versata. Potrebbe rimetterci. Infatti dovrà coprire l’eventuale differenza tra il prezzo di vendita della casa sul mercato da parte della banca e la somma tra la maxi rata finale prestabilita ed i canoni non pagati indicati nel contratto di leasing.”
I vantaggi fiscali per gli over 35
Sono previste delle agevolazioni fiscali per i più giovani che – generalmente – hanno anche delle difficoltà ad ottenere un credito dalle banche. Saranno favoriti gli under 35 con un reddito annuo sotto i 55mila euro.
“Per loro – precisa Petrini – è prevista una detrazione fiscale del 19 per cento su una cifra massima di 8mila euro all’anno. La stessa detrazione, fino a 20mila euro di importo pagato, c’è anche sulla maxirata finale”.
Per gli over 35 le detrazioni sono dimezzate (4mila euro di tetto massimo su cui applicare il 19 per cento di detrazione, maxi rata finale di 10mila euro). Per i contratti di locazione di immobili non di lusso, altra agevolazione, l’imposta di registro sarà dell’1,5 per cento.