Il fronte meridionale dell’Unione europea fa registrare una minuscola crescita dal punto di vista economico. Gli esperti, più ottimisti del previsto, parlano dunque a ragion veduta di una lieve ripresa. Ripresa che coinvolge gli Stati che negli ultimi anni hanno sofferto maggiormente la Grande crisi e hanno ribaltato la situazione sottostando alle nuove direttive imposte dall’Ue.
Tra gli ‘osservati speciali’ nel 2013 c’era senza dubbio la Grecia. Atene è ancora in recessione, ma nel Paese che più ha simboleggiato la Grande crisi qualcosa sta cambiando. Il segno ‘+’ accanto alla voce ‘Prodotto interno lordo’ è assente da ben 22 trimestri. Così, ci si può accontentare di una contrazione del 2,6% su base annua. Una contrazione, per l’appunto, minore del previsto.
Durante il 2013, la flessione è stata pari al 3,7%, a fronte del -6,4% del 2012. Per una volta, anziché sorprendere in negativo, il dato è stato migliore delle previsioni del Governo. Gli esperti si aspettavano infatti una contrazione del 4%, che non è arrivata.
Alcuni economisti, quelli più temerari, si sono addirittura spinti a prevedere una crescita già in questo 2014. La Grecia, inutile nasconderlo o negarlo, viene da ben sei anni di calvario. Sei anni di recessione che hanno fatto si che il Paese perdesse ben un quarto della sua economia. Un periodo difficilissimo da superare. Il Paese, però, vede finalmente la fine. La luce in fondo al tunnel.
Occhi puntati, pertanto, su questo 2014 che sembra foriero di novità. Potrebbe essere l’anno della svolta anche ad Atene? I mesi successivi saranno sicuramente cruciali sotto questo particolare punto di vista.