Procede l’iter di crescita dell’economia dell’Eurozona. Lo testimoniano i dati degli ultimi mesi del 2013. La crescita è partita dalla scorsa primavera a seguito di un’espansione dello 0,3%. Le previsioni, che si aggiravano intorno allo 0,2%, sono state dunque superate.
Ovviamente ci si aspetta una ripresa più sostanziosa, con la speranza di creare occupazione. Ma per la prima volta i principali Stati dell’Unione sono cresciuti tutti a livello economico. Negli archivi Eurostat, tuttavia, l’anno passa in rassegna con una complessiva flessione dello 0,4%.
La lenta ripresa, tuttavia, va consolidandosi e lo confermano anche altri dati. A gennaio la produzione industriale effettiva è in aumento più di quanto inizialmente veniva previsto e la fiducia nell’economia è salita per il nono mese di seguito.
Sono anche altri i segnali che provengono dai bilanci di gruppi quali Renault, Daimler e Alcatel. Renault ha comunicato gli utili in crescita del 60% nello scorso anno. Daimler fa registrare un passo in avanti dei profitti pari al 45% nell’ultimo trimestre, mentre Alcatel nello stesso periodo è tornata a registrare utili. Non le succedeva da ben due anni.
La Germania, con esportazioni e investimenti aventi il segno ‘+’, ha accelerato il passo allo 0,4% confermandosi ancora una volta come il traino dell’economia Ue.
Berlino, inoltre, stima un’ulteriore crescita nel 2014. Si parla di un +1,8%, che quadruplicherebbe i dati appartenenti allo scorso anno.
La Francia ha fatto invece registrare un +0,3%. Le imprese sono tornate a investire, dopo due anni di ‘buio’. A ciò occorre aggiungere la crescita degli investimenti pubblici e dei consumi a livello familiare. L’occupazione, la creazione di nuovi posti di lavoro lo testimonia, è in aumento e ciò non accadeva dagli inizi del 2012.