Se è vero che abbiamo bisogno di continue conferme e che siamo un po’ strani quando si parla di analisi, nel senso che abbiamo bisogno dello sguardo esterno di un esperto per renderci conto della realtà dei fatti, allora adesso abbiamo un punto fermo grazie all’Economist: la ripresa dell’Europa c’è e si vede.
Finalmente uno sguardo e una considerazione positiva del Vecchio Continente che in modo eterogeneo e scomposto sta facendo fatica per uscire dalla crisi. L’Economist, però, prendendo spunto dai dati relativi al primo trimestre del 2015, dice che l’appuntamento con la ripresa non è stato mancato e l’Europa è tornata a crescere.
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L’eurozona è cresciuta dello 0,4 per cento, praticamente la stessa cifra dell’Europa a 28. Ma quello che fan ben sperare è che non si tratta di un dato medio ma di un trend che interessa i diversi stati. Infatti basta prendere in considerazione le singole economie europee per avere delle conferme:
- la Spagna è cresciuta dello 0,9 per cento,
- la Francia dello 0,6,
- mentre Italia, Germania e Regno Unito dello 0,3 per cento.
Ci sono anche dei paesi dove l’economia non cresce, ma come abbiamo già detto, quello dell’Eurozona è uno sforzo portato avanti in modo scomposto ed eterogeneo. Per cui si può anche passare il movimento a rilento della Finlandia e della Lituania, gli unici due paesi in cui l’economia non cresce.
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Che cosa dobbiamo aspettarci allora nel prossimo futuro? Ci dobbiamo aspettare un’attenzione maggiore degli stati alla situazione dell’Eurozona perché al ripresa è dovuta a fattori esterni come il calo del prezzo del petrolio e il deprezzamento dell’euro e poi anche perché la ripresa, così come la si valuta dall’esterno, è volatile e potrebbe esaurirsi in pochissimo tempo.