La salita di Renzi al Governo al posto di Enrico Letta giova alla Borsa. Nel quarto trimestre dello scorso anno il Prodotto interno lordo ha infatti fatto registrare un +0,1% in confronto a quello precedente. Dati forniti dall’Istat, che li ha comunicati sottolineando che in base alle prime stime il Pil è invece calato di 0,8 punti in percentuale.
Piazza Affari conclude invece in rialzo modificando i massimi da inizio del luglio del 2011.
Con la notizia del cambio della guardia, ovvero con Renzi Premier, il Ftse Mib ha guadagnato l’1,62% a 20.436 punti. A sostenere il listino un insieme di fattori, dal dato in crescita sul Pil nell’ultimo trimestre del 2013 all’attesa nomina dell’ormai ex Sindaco di Firenze.
Sulla falsa riga di Milano bene poi le altre piazze europee che guadagnano mediamente lo 0,50 per cento.
I dati, spiega l’Istat, sono corretti per gli effetti di calendario e decontestualizzati a livello stagionale.
Il quarto trimestre del 2013 ha avuto due giornate lavorative in meno in confronto al trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative in confronto al quarto trimestre del 2012.
Il lieve aumento congiunturale, rende noto ancora l’istituto di statistica, è la sintesi di un andamento positivo del valore aggiunto nei settori dell’agricoltura e dell’industria e di una variazione nulla del valore aggiunto nel comparto dei servizi. L’Istat aggiunge infine che la variazione acquisita per il 2014 è nulla.
Il Prodotto interno lordo italiano è tornato ad aumentare negli ultimi tre mesi dello scorso anno, archiviando definitivamente la serie di segni meno iniziata nella seconda parte del 2011. Per ritrovare un andamento positivo nelle statistiche dell’Istat bisogna infatti risalire proprio al secondo trimestre 2011. La crescita, seppur modesta, dello 0,1% registrata tra ottobre e dicembre 2013 arriva dopo un terzo trimestre di crescita zero, che di fatto aveva già tecnicamente evidenziato la fine della recessione.