Inizia alle 12:30 di oggi l’ultimo round sulla definizione della legge di Stabilità 2016, il pilastro su cui si fondano il bilancio e la politica economica dello Stato per il prossimo anno e, almeno in parte, quelli a venire.
Il Consiglio dei Ministri è stato convocato nell’ultimo giorno utile, stando al calendario che l’Europa impone agli Stati membri, per la definizione della Manovra: poi il testo passerà all’esame sia del Parlamento italiano che dei tecnici di Bruxelles, che dovranno dare il loro placet.
E a Palazzo Chigi sono in corso le ultime rifiniture di un provvedimento che vale tra i 27 e i 30 miliardi. Una forchetta che dipende dall’accoglimento o meno della richiesta, avanzata a Bruxelles, di utilizzare uno 0,2% di deficit in più per la clausola migranti. La Stabilità sta dentro, dunque, il vincolo del 2,2 imposto dalla Ue e arriverebbe al 2,4 solo in caso di accoglimento della richiesta italiana.
Da palazzo Chigi arrivano anche le definizioni delle 4 aree di intervento: “Italia forte” (tra le misure – via la tassa sulla prima casa, l’Imu agricola e la tassa sugli imbullonati; super-ammortamenti per gli investimenti delle imprese al 140%; riduzione delle tasse per le imprese; libertà per i comuni di spendere l’avanzo di amministrazione e soldi in cassa per lavori conclusi); “Italia semplice” (tra le misure – innalzamento a 3000 euro della soglia del contante; contrasto all’evasione sul canone Rai, pagare meno pagare tutti; lotta all’evasione con la fatturazione elettronica e gli strumenti telematici; Partite Iva; facilitazioni e garanzie per il lavoro autonomo); “Italia giusta” (tra le misure – lotta alla povertà infantile; servizio civile; il Dopo di noi, ossia tutele e garanzie per la disabilità; innalzamento no tax area per i pensionati); “Italia orgogliosa” (500 docenti universitari in tutta Italia legati al merito; leva di archeologi e giovani diplomatici; Piano straordinario per la ricerca, con 1000 nuovi ricercatori).