Nella giornata di oggi, la documentazione sulla legge di Stabilità è approdata sul tavolo della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la sua approvazione. La manovra, a sorpresa, sarà di 36 miliardi di euro. Sei in più rispetto a quanto annunciato in precedenza. Sul groppone dei contribuenti ci saranno 18 miliardi di taglio delle tasse e 15 di tagli alla spesa pubblica. La Legge di Stabilità non contemplerà dunque nessun aumento di tasse. Sarà però stretta la morsa sull’evasione fiscale.All’interno del pacchetto di misure ci sarà anche l’operazione sul Tfr, che permetterebbe ai dipendenti di imprese private di optare per il conferimento del Trattamento di fine rapporto in bustapaga.
La legge di stabilità passerà al varo di Bruxelles per il ‘nulla osta’ definitivo. L’ok dell’Euro dovrebbe arrivare entro il 29 ottobre. Bruxelles è il vero banco di prova per il Governo. La Commissione Ue darà il suo assenso? Non è scontato, ma difficilmente arriverà un giudizio negativo.
A giugno, Bruxelles chiedeva all’Italia una riduzione del deficit strutturale pari a 0,7% per il 2014, 2015 e 2016. Ma tale cifra potrebbe cambiare in virtù delle nuove previsioni che saranno pubblicate il 4 novembre.
Attualmente, lo sforzo strutturale predisposto dall’Italia nella legge di stabilità per il 2015. Tuttavia, se lo 0,7% richiesto all’Italia cambierà alla luce del nuovo quadro economico, è facile ipotizzare che possa scendere di qualche decimale, avvicinandosi alla correzione prevista dall’Italia. Lo sforzo strutturale è funzionale anche per rispettare la “regola del debito” che aumenterà dal 2015 ma guarderà agli sforzi fatti nei tre anni precedenti. Non avendo rispettato il target di diminuzione del deficit strutturale per il 2014 (0,7%), l’Italia al momento non prevede la regola del debito.