Ancora una volta, lo sguardo più lucido espresso sul Vecchio Continente è ad opera di un americano. Stavolta riportiamo la visione di Wolfang Munchau, il commentatore del Financial Times che ha parlato dell’Europa e dei suoi problemi anche in passato.
Il punto di partenza della sua analisi è lo studio effettuato dalla BCE sulla ricchezza delle famiglie da cui si evince che le famiglie tedesche sono tra le più povere d’Europa nonostante la Germania sia il paese più “ricco” dell’UE.
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Sembra che il risultato della ricerca non convinca né il commentatore né gli investitori e per capire meglio il risultato dell’analisi della BCE sia necessario avere una visione più ampia sull’euro.
►La nuova banconota da 5 sterline
In Europa esiste – questo è indubbio – una sola moneta unica, l’euro, ma il suo valore nei diversi paesi cambia molto e quindi sembra quasi che ci siano tante monete parallele. Se si entra più nel dettaglio della discussione si scopre che i tedeschi non sono più poveri dei ciprioti e che i dati relativi alla spesa delle famiglie europee sono fuorvianti.
Per esempio la media degli acquisti delle famiglie tedesche è di 200 mila euro che diventano 670 mila se si va a Cipro, oppure 300 mila se si va in Spagna. Tutto si spiega con il differenziale nei tassi di cambio tra le varie economie dell’Eurozona. I numeri dati, infatti, non testimoniano la differenza che c’è tra le ricchezze nazionali, quanto piuttosto gli squilibri delle diverse economie.