Gli scambi commerciali tra Italia e Russia sono irreparabilmente destinati a scendere e “le perdite degli operatori italiani del settore potranno essere a livello di svariate centinaia di milioni di euro”. Lo ha affermato l’ambasciatore della Federazione russa Sergey Razov, indicando le conseguenze delle sanzioni occidentali e delle “contro sanzioni” lanciate in risposta da Mosca. Nel 2013, dice Razov in un’intervista a TMNews, “l’interscambio e’ arrivato alla cifra record di 54 miliardi di dollari. L’Italia e’ il nostro quarto partner per volume di interscambio. Penso che quest’anno il dato sull’interscambio sara’ piu’ basso, sia come risultato delle decisioni dell’Ue di varare sanzioni settoriali, sia per la nostra conseguente decisione di vietare l’importazione di una serie di prodotti agroalimentari. Le perdite degli operatori italiani del settore potranno essere a livello di svariate centinaia di milioni di euro”.
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Coldiretti, preoccupata per le mosse della Russia, avverte che a rischio ci sono esportazioni per oltre 700 milioni di euro realizzate lo scorso anno. “I consumatori russi dovranno trovare sostituti a una serie di prodotti alimentari italiani ai quali si sono abituati. Questo certamente non ci fa piacere”, ha continuato il diplomatico russo, sostenendo che nel frattempo Mosca non rimarra’ a guardare e tentera’ di modificare il problema in opportunita’. “D’altra parte la Russia e’ il piu’ grande Paese al mondo per superficie, abbiamo enormi terreni agricoli, sui quali si puo’ introdurre praticamente qualsiasi coltura agricola esistente o sviluppare allevamenti – ha messo in risalto l’ambasciatore Razov – Una correzione della politica di investimenti apre alla possibilita’ senza precedenti di fornire alla popolazione una maggiore quantita’ di prodotti alimentari