Anche nel 2013 l’Italia si è confermata un paese che, dal punto di vista industriale, viaggia su due velocità. Un doppio binario attraverso il quale passano, da una parte, la produzione e i consumi interni e dall’altra la produzione e le esportazioni verso i paesi europei ed extra – europei. E’ questa appunto una delle più recenti fotografie della Fondazione Edison che ha analizzato l’andamento produttivo dei distretti industriali italiani.
> In crescita il surplus commerciale italiano con i paesi extra-UE ad ottobre 2013
Nei primi nove mesi del 2013, dunque, l’export italiano, in un momento storico in cui si parla prevalentemente di crisi e di recessione economica, ha guadagnato un 5,2 per cento. Sulla base di questo dato, di conseguenza, si può dire che l’export non solo ha recentemente superato i valori pre – crisi, ma ha anche migliorato se stesso, conseguendo un risultato ancora migliore rispetto al trimestre precedente.
> Export italiano più che positivo a settembre 2013
Il suo recente record segna infatti un fatturato da oltre 77 miliardi di euro. Il manifatturiero italiano, inoltre, dal punto di vista delle esportazioni extra UE gode di ottima salute e tutti i comparti produttivi hanno fatto registrare nei primi nove mesi dell’anno una certa crescita.
Sui 99 distretti industriali italiani, dunque, ben 53 distretti hanno esportato nel corso del 2013 ben più di quanto abbiano fatto nel 2008 e le mete preferite sono state quelle dei paesi extra – europei. Oggi l’Italia, quindi, appare come uno dei paesi europei più forti nelle esportazioni. In relazione a 235 prodotti è la prima nel mondo, con una bilancia commerciale da 63 miliardi di euro e su 1200 ha risultati migliori della Germania.