L’impatto dell’AI su alcune aziende fortemente coinvolte nel progetto

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AI sempre più condizionate sui bilanci di alcune importanti realtà su scala mondiale. Dal debutto di ChatGPT, 5,4 trilioni di dollari sono piombati sulla capitalizzazione di mercato di 10 aziende leader nel settore dell’intelligenza artificiale. Da quando OpenAI ha rilasciato la sua innovativa piattaforma LLM (Large Language Model) alla fine del 2022, le aziende fortemente coinvolte nell’intelligenza artificiale (AI) hanno vissuto un vero e proprio rinascimento.

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Come l’AI ha impattato sui bilanci di determinati colossi

Secondo una ricerca di Finbold, le 10 più grandi società di intelligenza artificiale hanno visto la loro capitalizzazione di mercato salire alle stelle di 5,4 trilioni di dollari in poco più di un anno e mezzo e ora valgono complessivamente 10,314 trilioni di dollari. Sebbene Nvidia (NASDAQ: NVDA) sia stata senza dubbio una stella del boom e sia cresciuta di quasi 2,5 trilioni di dollari, non è l’unica vincitrice.

Ad esempio, il coinvolgimento di Microsoft (NASDAQ: MSFT) con OpenAI ha consentito all’azienda di superare finalmente Apple (NASDAQ: AAPL) all’inizio del 2024 e diventare la più grande azienda del mondo. Anche altri, come Meta Platforms (NASDAQ: META) e IBM (NYSE: IBM), sono stati i principali beneficiari.

I dati, tuttavia, mostrano anche una significativa concentrazione di guadagni, con Nvidia che rappresenta quasi il 50% di tutti gli afflussi e le 3 aziende più grandi che rappresentano il 78,64% della quota di mercato totale delle Big 10.

L’intelligenza artificiale non è ancora una soluzione miracolosa

Nonostante lo sconcertante successo di aziende come Nvidia e Microsoft, anche il semplice coinvolgimento con la tecnologia dell’intelligenza artificiale ha dimostrato di non essere una soluzione miracolosa per problemi aziendali più ampi.

Pochi esempi di questo sono così evidenti come Tesla (NASDAQ:TSLA) di Elon Musk, che, nonostante abbia promesso di utilizzare l’intelligenza artificiale per sviluppare veicoli completamente autonomi, ha visto la sua capitalizzazione di mercato diminuire di quasi 50 miliardi di dollari dal rilascio di ChatGPT. Come ha sottolineato Justinas Baltrusaitis, coautore della ricerca:

“Tuttavia, l’analisi di Finbold mostra che l’intelligenza artificiale non è un percorso garantito verso la crescita, come evidenziato dalle prestazioni contrastanti di diverse aziende del settore. Anche se alcuni – Nvidia in primis, ma altri, come Meta e Palantir (NASDAQ: PLTR) – hanno visto i loro titoli salire a grandi massimi grazie al loro coinvolgimento con la tecnologia, alcuni hanno perso terreno nonostante i loro migliori sforzi”.

In definitiva, nonostante i successi iniziali del settore, il reale impatto della tecnologia AI sulle imprese e sul mercato azionario deve ancora essere visto man mano che il settore matura.

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