Con il decreto approvato venerdì 17 Maggio il Governo ha sospeso il pagamento della rata IMU di giugno per i possessori di prima casa, che sarà rivisto entro il prossimo 16 settembre. Ma questo provvedimento ha in sostanza rimescolato le carte in tavola per quanto riguarda il futuro gettito dell’ IMU.
> Ecco il decreto per la sospensione dell’IMU
Anche se si arriverà all’ annunciato, nuovo decreto legge sulla service tax che l’ esecutivo ha addirittura previsto ieri entro la fine di luglio, c’è la possibilità che l’ onere delle imposte municipali cominci a pesare soprattutto sulle spalle di due soggetti soltanto, che per il momento non sono stati beneficiati dalle misure prese.
> Verso un nuovo decreto IMU a luglio
Si tratta dei proprietari delle seconde case e delle aziende, cioè i proprietari degli immobili destinati alle attività produttive. Per costoro, oltre al pagamento tassativo dell’ acconto IMU entro il 16 giugno, c’ è infatti il rischio concreto che gli enti locali, vistisi ridurre il gettito previsto, ritocchino verso l’ alto le aliquote interessate, in modo da recuperare le entrate perdute attraverso il saldo di fine anno.
Sono previsti, inoltre, aumenti delle imposte per i proprietari di immobili dati in affitto e per le strutture commerciali, i negozi, e quelle turistiche. Unico vantaggio l’eventuale esenzione della rendita catastale dal conteggio dell’Irpef.