Scende nuovamente la fiducia delle imprese italiane ad agosto, con l’indice che va a 88,2 da 90,8 punti, e ripete il dato negativo giunto dai consumatori, che si riflette anche sulla tendenza negativa delle vendite al dettaglio. L’Italia non è però un eccezione, se si considerano i dati della Commissione europea che segnano un duro calo del clima di fiducia economico in Europa e nell’Eurozona. Le imprese italiane, arretrano di 2,6 punti, che interessa tutti i principali settori. Il calo segue il balzo segnato il mese scorso, quando erano stati toccati i massimi da circa tre anni.
> Indice fiducia consumatori in calo in Italia
“Il calo dell’indice complessivo è dovuto al peggioramento della fiducia delle imprese di tutti i settori, manifatturiero, dei servizi di mercato, delle costruzioni e del commercio al dettaglio”, spiega l’Istat nella sua nota. L’indice del clima di fiducia delle imprese manifatturiere cala a 95,7 da 99,1 di luglio. Sono peggiori sia i giudizi sugli ordini che le attese di produzione (da -23 a -24 e da 7 a 1, i rispettivi saldi); il saldo inerente ai giudizi sulle scorte di magazzino va da 0 a 3. È il livello peggiore da un anno.
Osservando l’analisi del clima di fiducia per complessi principali di industrie, qui si vedono ricadute per i beni di consumo (da 98,0 a 94,8), per i beni intermedi (da 101,7 a 97,0) e per i beni strumentali (da 97,0 a 95,7). Ancora, nel settore delle imprese di costruzione la fiducia discende a 77,0 da 83,0 di luglio. In peggioramento sia i giudizi sugli ordini o piani di costruzione (da -45 a -48) sia le attese sull’occupazione (da -14 a -22).