Poco mosso il Nikkei 225 (+0,00%) che archivia la seduta in sostanziale parità a quota 14417,53 senza sostanziali variazioni rispetto alla seduta di mercoledì. L’indice Nikkey giapponese non riesce per il momento a dare seguito al rimbalzo avviato dai minimi a 13885 punti: per allentare le tensioni ribassiste le quotazioni dovranno infatti compiere uno sforzo notevole risalendo la china oltre la media mobile a 100 giorni a 15100; solo cos&i grave; verrebbero gettate le basi per il test di 15500 e più in alto di area 15700 (gap ribassista del 24 gennaio) riporta Fta on Line. Sul fronte opposto area 13900 rappresenta l’ultimo appiglio che deve rimanere intatto per scongiurare una definitiva inversione della tendenza rialzista di fondo.
>Nikkey, l’indice segna un altro forte ribasso
In questo punto si colloca infatti il 61,8% di ritracciamento del rialzo partito lo scorso giugno, percentuale derivata dalla successione di Fibonacci che spesso si dimostra in grado di discriminare tra una correzione ed una inversione di trend. Sotto questo riferimento il quadro grafico rialzista verrebbe definitivamente compromesso spianando la strada verso 13613, per la ricopertura del gap rialzista del 3 settembre, poi verso area 13200, preludendo infine all’affondo sui minimi di giugno, a 12415 punti. Seduta piatta anche per il Topix che ha terminato la seduta a 1166,59 punti (+0,00%).
> Nikkey, conclude una giornata senza spunti
Interessanti le notizie sul versante macroeconomico: il Ministero del Commer cio cinese ha reso noto che gli investimenti diretti esteri in Cina sono diminuiti dell’1,47% a marzo, Nei primi tre mesi dell’anno l’indice IDE è cresciuto del 5,5% rispetto ad un anno fa, al di sotto del 10,4% rilevato il mese precedente. Gli investimenti diretti esteri non finanziari sono diminuiti del 16,5% nel primo trimestre dell’anno. L’Ufficio di Gabinetto nipponico ha comunicato questa mattina il dato relativo all’Indice di Fiducia dei Consumatori. A marzo tale rilevazione ha fatto segnare un valore pari a 37,5 punti dai 38,5 del mese di febbraio, risultando inferiore alle attese degli analisti che avevano stimato un valore pari a 40,2 punti e sui livelli minimi da agosto 2011. Il governatore della BoJ, Kuroda, ha riferito che l’economia continua a recuperare moderatamente e che la banca centrale continua a lavorare per conseguire l’obiettivo di inflazione del 2%.