La Turchia nelle ultime settimane è stata sotto i riflettori della stampa internazionale a causa di scandali a livello politico, e la sua valuta ne ha risentito perdendo valore.
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Secondo il commento di Filippo A Diodovich di Ig, “Grande attesa per il meeting straordinario a mezzanotte (alle 23 italiane) della banca centrale turca (CBRT Central Bank of the Republique of Turkey) per frenare la caduta della valuta nazionale. Crediamo che l’istituto centrale interverrà con un massiccio aumento dei tassi d’interesse proprio per sostenere la lira turca. Riteniamo che l’incremento possa essere di almeno 225 pb, portando il costo del denaro dal 7,75% al 10%. Il cross USDTRY dopo i top evidenziati ieri sopra 2,38 è sceso sulle aspettative di un consistente aumento dei tassi d’interesse. Il cambio è sceso a 2,265 ma servirà una manovra “monstre” per abbassarlo ulteriormente. Le indiscrezioni su un aumento del costo del denaro di “soli” 125 pb potrebbe, a nostro avviso, non essere sufficiente a stabilizzare la divisa di Ataturk. Dal punto di vista tecnico l’eventuale cedimento del supporto a 2,2550 porterebbe a una estensione della discesa verso i target situati a 2,24 e 2,22.
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Riflettori puntati sulle valute. Il cross USDINR dopo i massimi toccati ieri in area 64 è sceso oggi fino a un minimo intraday a 63 circa. Nonostante il marcato ribasso odierno, le prospettive grafiche di breve periodo rimangono rialziste. L’eventuale superamento dei picchi della scorsa sessione a 64 creerebbe i presupposti per un ulteriore allungo in direzione degli obiettivi posizionati a 64,88, top di novembre 2013, e 66,78, ultimo dei ritracciamenti di Fibonacci della discesa dai massimi dello scorso anno. Riteniamo che il governatore della RBI, Raghuram Rajan, dovrà intervenire ulteriormente per sostenere la rupia indiana.