L’Italia non ha alternative possibili al risanamento dei conti e alla strada che indica la necessità di riforme. A ribadirlo è il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, secondo il quale per il belpaese il periodo implica un approccio obbligato. Un recente rapporto tra debito e Prodotto Interno Lordo al 130%, come analizza lo stesso Ministro dell’Economia Grilli nel corso di una pausa dell’assemblea del Fondo monetario internazionale a Washington, non ha altri spazi se non quelli che ci lasciano i mercati e chi è pronto o no a prestarci i soldi. Questo è il problema.
Economia italiana a Washington
Il ministro afferma di non aver percepito “disagio” tra i partner per lo stallo politico italiano: “Non è stato parte delle nostre discussioni ufficiali, magari ti chiedono qualcosa per i corriodoi. Ma mi parlano ancora, diciamo così”, scherza su. Poi torna serio e aggiunge: Non penso ci sia grande preoccupazione. Non c’è la percezione che l’Italia sia un rischio per il mondo. Siamo semmai noi italiani a dover essere preoccupati di essere efficaci in questo tipo di negoziati, perché le politiche economiche sono ormai su una scacchiera globale. I problemi dell’Italia – continua Grilli – sono i problemi del mondo e come l’Italia può essere competitiva nel mondo. Penso che se non riusciamo a essere presenti ed efficaci, a possedere una strategia precisa e un largo supporto su questa strategia avremo sempre problemi di debolezza».