Se un paese s’impegna nella risoluzione della crisi, allora gli investitori tornano ad avere fiducia nel paese stesso e vi portano i loro capitali, invece se un paese si adagia nella recessione, la situazione finisce con il peggiorare di giorno in giorno.
►L’industria italiana in cattive acque
Da quando la BCE ha messo in campo le sue misure a supporto delle economie in crisi, usando anche soluzioni non convenzionali, la crisi si è allentata parecchio ma si dibatte molto sul ruolo e sull’operato dei governi.
►L’Italia deve iniziare con le riforme strutturali
Il caso italiano, in tal senso, è emblematico, infatti la nuova coalizione di governo deve ancora essere messa a punto ma si sa già che non si può più aspettare sul fronte delle riforme. Infatti il rapporto tra debito e Pil ha superato il 100 per cento.
Il nuovo ministro dell’Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, ha comunque intenzione di risolvere al più presto la situazione e in un’intervista rilasciata alla Cnbc spiega che l’Italia, con le politiche adottate finora ha guadagnato uno spazio di manovra nel target del 3 per cento, il target definito per i membri dell’Eurozona nel contesto della riduzione del debito.
Insomma l’Italia non può più attendere.