Il nostro paese ha bisogno di fare le riforme giuste per rilanciare la crescita. Ormai questo è un imperativo o meglio un’urgenza davanti alla quale il governo Letta non può più scappare. Nell’ultimo incontro europeo, il nostro neo premier ha sottolineato che è necessario occuparsi della disoccupazione giovanile che ha raggiunto il 38%. Dovrebbe essere l’Europa a farsi carico del problema.
► Le risposte di Schulz ai dubbi di Letta
Schulz, da presidente del Parlamento europeo, ha proposto di usare i 6 miliardi di euro destinati allo stesso problema per il periodo che va dal 2014 al 2020, già da subito, ma tutto è ancora da decidere. Intanto sulla situazione italiana in particolare, intervengono alcuni autorevoli personaggi. L’ultimo in ordine cronologico è il commissario UE agli Affari Esteri Olli Rehn.
► Saxo Bank spiega il disastro euro
E’ lui a spiegare che adesso, vista la condizione economica dell’Europa e di molti dei suoi stati periferici, è importante che ogni paese dell’UE rallenti la preoccupazione relativa ai conti pubblici e si dedichi piuttosto alle riforme strutturali.
Il discorso fatto riguarda soprattutto la Francia, l’Italia e la Spagna che attraversano un momento difficile e devono avviarsi verso una crescita sostenibile. A questa operazione occorre poi aggiungere anche il coordinamento delle politiche monetarie, in modo da avere degli slanci uniformi che garantiscano la crescita armoniosa del mercato.