La Cgia di Mestre, grazie ai dati fornito dalla Intrum Justitia, ha stilato la classifica dei tempi di pagamento delle fatture in Europa, dalla quale emerge che l’Italia è il peggior pagatore d’Europa.
Lo studio ha preso in considerazione tutti i tipi di pagamento, sia quelli tra la pubblica amministrazione e le imprese, tra imprese e privati e tra le imprese stesse, arrivando alla conclusione che molti dei licenziamenti e delle chiusure di attività produttive e commerciali del nostro paese sono causati proprio da questi ritardi.
In tutti e tre i casi, secondo la Cgia di Mestre, i pagamenti arrivano molto in ritardo rispetto alla media europea, e comunque non in tempi utili perché le imprese possano resistere in un periodo di profonda crisi economica come quello che stiamo attraversando.
E’ comunque la pubblica amministrazione a far registrare il record negativo. In Italia il saldo delle fatture emesse dalle aziende vere amministrazioni pubbliche vengono saldate dopo una media di 165 giorni, ovvero ben 107 in più rispetto alla media europea.
► Pesano i pagamenti della Pubblica Amministrazione e gli interessi
Nel caso di rapporti commerciali tra imprese, i tempi di attesa diminuiscono, ma si tratta sempre di un dato superiore a quello degli altri paesi dell’Unione: 141 giorni contro i 94 della media europea. In questo drammatico quadro, i più virtuosi sono i privati, che pagano le fatture in 75 giorni, 41 in più rispetto alla media europea.
Le pubbliche amministrazione più virtuose sono quelle della Svezia, della Germania e della Danimarca, che pagano le fatture in 35 giorni.