Anche l’IVASS, l’Istituto per la Vigilanza sul Settore Assicurativo, ha recentemente aperto una indagine sul mondo dei cosiddetti comparatori assicurativi, quei siti che offrono ai consumatori la possibilità di confrontare in maniera sistematica le offerte delle polizze proposte sul mercato dalle compagnie.
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La questione, tuttavia, è nata qualche tempo fa nel Regno Unito, dove per la prima volta l’autorità che vigila sulla concorrenza si è interrogata sull’efficienza e sulla trasparenza di questi tipi di servizi. Successivamente anche l’EIOPA, l’Authority europea che vigila sul settore assicurativo, si è fatta la stessa domanda.
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Così anche l’IVASS ha risposto a questa esigenza internazionale di chiarezza su un servizio che potrebbe offrire il fianco a molti dubbi. In particolare, il nostro istituto, che lavora in collaborazione con il Ministero per lo Sviluppo Economico, sta effettuando accertamenti su:
- la trasparenza delle informazioni che i comparatori offrono ai consumatori online
- i criteri utilizzati per la comparazione delle diverse polizze
- la presenza di possibili conflitti di interesse tra le società che gestiscono i siti di comparazione e le compagnie assicurative, che stringono con quest’ultime accordi di partnership
- la quota di mercato effettivamente coperta con le comparazioni
- il grado di trasparenza dei dati
- le modalità di remunerazione che vengono applicate tra gestori e compagnie assicurative.
Secondo l’IVASS, infatti, i comparatori assicurativi offrono un utile servizio ai consumatori, che possono in questo modo fruire di una conoscenza più ampia delle offerte presenti sul mercato, ma devono essere in ogni momento garantite logiche di trasparenza.