Quello delle partite IVA è un argomento caldo nell’agenda finanziaria, visto che sulla base dell’apertura di queste posizioni si fanno delle valutazioni sulla vitalità finanziaria del nostro paese. L’Osservatorio delle partite IVA ha presentato online, sul sito del Dipartimento delle Finanze, la sintesi relativa al mese di gennaio 2013.
Il monitoraggio ha preso in considerazione le attività “imprenditoriali” che sono state aperte e chiuse, da un mese all’altro e le ha raggruppate secondo criteri diversi: per esempio in base alla natura giuridica, piuttosto che sulla base della ripartizione territoriale, piuttosto che considerando il settore produttivo o i dati demografici.
►IVA, IMU e Accise le tasse più remunerative
In linea generale si fa presente che soltanto a gennaio 2013 sono state aperte ben 85.087 partite IVA che, confrontate con quello che accadeva soltanto un anno prima, dimostrano che c’è stata una flessione del 4,8 per cento. Le partite IVA intestate a persone fisiche rappresentano il 78,90 per cento del totale, cui si aggiunge il 13,4 per ceno delle partite IVA associate a società di capitali. Le prime sono in calo dell’8,2 per cento e le altre, invece, sono in aumento del 19,3 per cento.
►IVA agevolata sui controlli alle caldaie
A livello geografico il maggior numero di aperture di partite IVA si registra nel nord Italia , a seguire ci sono le aperture al Sud e alle Isole e in terza posizione il Centro Italia.