L’arrivo del 2014 ha portato per l’Italia anche una notizia molto positiva in ambito finanziario, che va ben sperare in merito all’apertura per il nostro paese di positive possibilità di ripresa. Proprio in questi giorni, infatti, il differenziale tra i titoli di stato italiani Btp e i titoli tedeschi Bund è sceso sotto la soglia record dei 200 punti, valore che non si incrociava dall’estate del 2011.
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Il dato è tanto più significativo perché proprio a partire da quella estate sono iniziati i grandi problemi nazionali relativi alla crescita dei rischi per il debito sovrano e proprio a partire da quella data i cittadini hanno dovuto fare i conti, mese dopo mese, anche con uno spread che ha toccato quota 400 e 500 punti.
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La discesa dello spread Btp – Bund sotto i 200 punti, al valore di 198 è dunque un fatto che lo stesso Presidente del Consiglio Enrico Letta e il Ministro delle Finanze Fabrizio Saccomanni hanno accolto in modo più che positivo, salutandolo come una grande possibilità di risparmio che si apre per l’Italia in procinto di far ripartire la sua economia.
Uno spread basso, infatti, non solo misura la fiducia di cui gode un paese a livello internazionale sulle possibilità di onorare i propri impegni finanziari relativi al debito, ma offre anche alla nazione una grande possibilità di risparmio, che nel caso specifici si traduce in circa una ventina di miliardi in più, che non devono essere utilizzati per coprire gli interessi sul debito.
Al contrario queste risorse potranno essere utilizzata per far fronte ad altri problemi ed emergenze del paese.