A livello economico e finanziario sentiamo ripetere su più fronti che il nostro paese ha bisogno di maggiore respiro per le imprese oggi ossessionate dal pagamento di tantissime imposte che le zavorrano senza consentire loro una ripartenza adeguata.
►Il governo Letta fa i conti per il paese
Il Consiglio dei Ministri di domani, però, deciderà soltanto sulla sospensione dell’IMU per la prima casa, un punto fermo sul quale il governo di larghe intese PD-PdL non intende fare passi indietro. Se viene sospesa questa imposta, però, non ci sarà spazio per discutere delle altre manovre altrettanto importanti e forse più legate alla salute del tessuto economico.
Sembra infatti caduto nel dimenticatoio il rifinanziamento della cassa integrazione straordinaria per il 2013. I tecnici, tuttavia, continuano a lavorare per trovare la copertura finanziaria adeguata agli altri aggiustamenti necessari per l’economia del Belpaese. In programma, per esempio, ci sarebbe la sospensione del pagamento dell’IMU anche sui capannoni delle imprese. Questo “desiderio” non potrà essere esaudito nel breve periodo visto che per la manovra servirebbero circa 1,5 miliardi di euro.
►Crolla l’immobiliare ma sui prezzi è battaglia
Procrastinato anche lo stop all’aumento dell’IVA. La data fissata per il passaggio dell’imposta sul valore aggiunto da 21 a 22 punti percentuali, resta la stessa. Qualche analista più malizioso, prendendo spunto anche dai dati Istat sul PIL italiano, sostiene che il governo Letta non ha ancora compreso la sofferenza delle imprese, ma preferisce dedicarsi a manovre che gli assicurano il consenso dell’elettorato.