Lockheed Martin ha siglato un’intesa con la compagnia United Technologies per acquisire la divisione che si occupa di produrre gli elicotteri Sikorsky.
L’operazione avrà un valore pari a nove miliardi di dollari, cifra che scende a circa 7,1 miliardi dopo avere tenuto in considerazione i benefici fiscali risultanti dalla transazione.
E’ quanto emerge da una nota diramata da Lockheed Martin, il più grande fornitore del Pentagono (l’azienda produce tra gli altri i cacciabombardieri F35 delle polemiche, anche in Italia). Per il gruppo è l’acquisizione più grande da quando acquistò Martin Marietta, per circa 10 miliardi di dollari una ventina di anni fa.
Quella appena conclusasi inoltre è una delle quattro operazioni più grandi da quando Dealogic ha iniziato a tenerne traccia nel 1995. Il deal maggiore resta l’acquisto da parte di United Technologies di Goodrich nel 2011 per 16,5 miliardi di dollari.
Sikorsky, famoso per i suoi elicotteri Black Hawk, ha completato il portafoglio di prodotti e tecnologie nell’aerospazio e nella difesa, come ha dichiarato Marillyn Hewson, presidente e amministratore delegato di Lockheed Martin, che si dice “fiducioso” che l’acquisizione “ci aiuterà ad ampliare il nostro core business nelle aree crescenti della produzione di elicotteri”.
La transazione deve passare il via libera dei regolatori Usa e dovrebbe essere completata nel quarto trimestre 2015 o nei primi tre mesi del 2016. Separatamente, Lockheed “condurrà una revisione strategica delle sue attività dedicate ai servizi tecnologici e all’it per il governo. Quelle attività dovrebbero generare vendite annuali per il 2015 stimate in 6 miliardi di dollari e danno lavoro a oltre 17.000 persone. Ora i fari si spostano sul Pentagono, che potrebbe studiare attentamente la cessione di Sikorsky, il principale fornitore di elicotteri militari in Usa.