Anche l’Olanda esce dalla cerchia dei paesi il cui giudizio sul credito di lungo periodo è considerato altamente affidabile, almeno per Standard & Poor’s. Secondo l’agenzia di rating, che è una della più influenti al mondo, infatti, per il paese non sono più prospettabili le previsioni di crescita dichiarate qualche tempo fa.
In pratica la crisi economica è arrivata anche in Olanda. Il contagio era nell’aria già da qualche tempo e Standard & Poor’s ha deciso che era arrivato il momento di degradare il credito del paese da AAA, il punteggio massimo, ad AA+. Si tratta comunque di un ottimo rating, soprattutto se confrontato con quello di altri paesi europei.
L’agenzia ha cosi motivato la sua decisione:
le prospettive di crescita dei Paesi Bassi sono ormai più deboli di quanto preventivato e la tendenza del tasso di crescita del pil reale pro-capite è inferiore a quello dei paesi che beneficiano degli stessi elevati livelli di sviluppo economico.
Al momento, per Standard & Poor’s gli unici paesi che meritano ancora il punteggio più alto sono Germania, Finlandia e Lussemburgo. Ma le altre agenzie di rating non sono d’accordo con questa decisione e hanno lasciato invariato il loro giudizio sulla tripla A.
Allo stesso tempo, però, la Standard & Poor’s. ha deciso di premiare un paese che, nonostante le tante difficoltà attraversate e ancora da superare, sta mostrando i primi segni di ripresa, seppur deboli. Si tratta della Spagna, che dopo aver fatto segnare una crescita del Pil dello 0,1% nello scorso trimestre, ha meritato di veder passare l’outlook da “negativo” a “stabile”.