Il Ministro per gli Affari europei Enzo Moavero ha confermato che L’Unione europea ha ribadito il desiderio di creare un solo mercato dell’energia.
La decisione è stata presa durante l’ultimo Consiglio europeo dello scorso 22 maggio.
Si tratta di una scelta molto importante per i 27 Paesi membri dell’Ue. Una scelta che naturalmente riguarda da vicino anche le società italiane del settore elettrico.
Queste ultime si trovano in crisi di risultati per via del calo della domanda di energia.
Il mercato unico, dunque, potrebbe rappresentare un vantaggio per le imprese del nostro Paese? La risposta è si. L’idea, infatti, è quella di integrare mercato elettrico entro il 2020.
Bruxelles desidera generare una rete unica e un mercato unico dell’energia. A ciò si aggiungerebbe una Borsa elettrica in cui è possibile scambiare il “prodotto” da ciascun paese.
In tal modo, l’Europa potrebbe sfruttare l’enorme potenziale delle sue centrali, con un mix tra fonti tradizionali e rinnovabili unico tra le macro-regioni mondiali.
L’obiettivo finale, come ha dichiarato Moavero nel corso di un’audizione davanti alle commissioni riunite Esteri, Bilancio e Politiche Ue sugli esiti del Consiglio europeo è quello di “ridurre la dipendenza crescente da forniture di importazione, lo sviluppo di fonti indigene e di nuove tecnologie”. Nello specifico, con una rete che colleghi effettivamente tutti i paesi sarebbe possibile, per esempio, utilizzare a pieno regime il parco delle centrali a gas italiane quando venisse a mancare l’apporto dei grandi impianti eolici dell’Atlantico e del mare del Nord. Non dimenticando l’apporto delle centrali nucleari francesi e dei paesi dell’est europeo – che consentirebbero di tenere a prezzi convenienti l’energia – e lo sviluppo del fotovoltaico.