Già da qualche giorno la notizia di una possibile eliminazione del segreto bancario in Lussemburgo, paese che da sempre viene considerato un paradiso fiscale, ha iniziato a circolare negli ambienti della finanza, soprattutto dopo che il ministro delle Finanze del Lussemburgo, Luc Frieden, ha dichiarato di non essere contrario a procedere verso uno scambio automatico delle informazioni bancarie.
Una dichiarazione forte, della quale si aspettava un seguito, che è arrivato questa mattina tramite la voce del primo ministro Jean-Claude Juncker. Di fronte al Parlamento del Granducato, infatti, il premier ha annunciato che lo scambio di informazioni interbancarie, voluto dall’Unione Europea e firmato da tutti i paesi nel 2005, non rappresenta alcun pericolo per il paese e per le sue finanze e sarà introdotto a partire dal 2015.
Juncker ha tenuto a precisare che la soppressione del segreto bancario non è un problema, in quanto il settore finanziario del paese non dipende dal denaro sporco o dai proventi dell’evasione fiscale. Si tratta di dichiarazioni importanti, soprattutto in un momento in cui l‘evasione fiscale sembra essere divenuto un fenomeno dilagante (basta pensare allo scandalo riguardante l’ex ministro del Bilancio francese che ha ammesso di essere un evasore fiscale).
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La trasparenza dei conti e delle transazioni bancarie, infatti, è uno dei presupposti delle iniziative dell’Unione Europea per il contrasto dell’evasione.